Bollettino agrometeorologico da lunedì 30 giugno a domenica 6 luglio 2025. Il Sahara Occidentale devasta le nevi alpine
Il bollettino agrometeorologico si propone come uno strumento per i viticoltori, fornendo previsioni e analisi climatiche settimanali per ottimizzare la gestione delle coltivazioni.
Analizziamo i possibili eventi climatici ad impatto viticolo della settimana dal 30 giugno al 6 luglio 2025.
Analisi climatica e circolazione atmosferica in Europa
Da lunedì 30 giugno a domenica 6 luglio l’Anticiclone sposterà il suo “core” sul Marocco: la forma della bolla Africana sarà molto più affusolata della norma allungandosi verso Nord – Est in direzione dell’Italia e quindi dell’Ungheria e dell’Ucraina Occidentale.
Lunedì il geopotenziale di 500 hPa si porterà a 5800 metri su Francia e Italia Settentrionale: lo zero termico salirà a 5000 metri di quota su una vasta area con un effetto devastante sui ghiacciai alpini. Martedì lo zero termico si riporterà a 4000 metri, diminuendo di poco la catastrofe alpina, ormai comunque irreversibile. L’anticiclone manterrà una altezza dei geopotenziali sempre maggiore a 5700 metri. Sabato una depressione con perno sulle Isole Britanniche si muoverà verso est lambendo il Nord Italia.
Il deserto: temperature record tra Algeria e Tunisia
Nel centro del Sahara Algerino, sul 20° parallelo, si registrano massime di 45°C, ovvero 2°C sopra la media; al 34° parallelo le temperature massime toccano i 40°C, 3°C oltre la media. Sulle coste settentrionali della Tunisia, nella località di Biserta, le massime toccano picchi di 36°C portandosi 7°C oltre la media: è evidente come il fiume di aria torrida dal deserto infuochi pure le coste Mediterranee. La migrazione dell’aria Sahariana sul Mediterraneo è dovuta al repentino spostamento verso nord del Fronte Africano Intertropicale alla longitudine del Mali.
Deficit dei ghiacci artici in crescita
Sul 65° parallelo, a Reykjavík (22° meridiano ovest), le temperature sono di 10°C (nella media), ad Arcangelo (40° meridiano est) le temperature sono di 12°C, anche qui in media. Lo scioglimento dei ghiacci Artici avanza con un ritmo più accelerato per cui il deficit sale a 1.600.000 km2: rimangono 9.800.000 km2 di superficie residua totale contro 11.400.000 km2 dello storico.
Aria rovente al suolo su tutta Italia, 8°C sopra la media su molte zone viticole
Lunedì avremo temperature medie di 28°C al Nord Italia e di 30°C al Sud (30°C anche su Sardegna e Sicilia); martedì 26°C al Nord e 31°C al Sud, 30°C in Sardegna; mercoledì medie di 26°C al Nord, 31°C al Sud e 30°C su Sardegna. Giovedì le medie balzeranno a 28°C al Nord, resteranno a 30°C al Sud e Sardegna; venerdì avremo medie di 26°C al Nord, 29°C al Centro, 30°C al Sud.
Sabato le medie crolleranno a 21°C al Nord, restando sui 30°C al Sud, con 28°C su Sardegna; domenica 23°C al Nord, 26°C al Centro, 27°C su Sardegna, 30°C al Sud ma fino a 32°C in Sicilia.
La pressione al suolo lunedì oscillerà tra 1020 hPa al Nord e 1014 hPa al Sud, martedì e mercoledì avremo 1016 hPa al Nord e 1014 al Sud, giovedì 1018 hPa al Nord, 1016 al Sud; venerdì 1014 hPa su tutta Italia, 1012 su Slento; sabato 1012 hPa su tutta Italia, 1010 su Salento; domenica 1010 hPa al Nord, 1012 al Sud.
La vite subirà temperature medie fino a 8°C sopra la media su molte aree viticole. I picchi termici nelle zone interne toccheranno i 41°C in alcune aree: Ovest Sardegna, Tavoliere delle Puglie, Sud Basilicata, Sicilia Orientale, Piane Toscane e Pianura Romagnola. Questa ondata di calore, data anche la durata, aggraverà lo stress idrico e termico per le viti che si trovano nello stadio di divisione cellulare delle bacche.
Agrometeorologia dal 30 giugno al 6 luglio: dati e previsioni per un’analisi consapevole
La possibilità di temporali è moderata al Nord, a partire da lunedì, alta al Nord da venerdì a domenica.
La possibilità di ondate di caldo è molto alta su tutta Italia: i picchi massimi raggiungeranno i 41°C (e forse i 43°C) sulle pianure interne della Puglia, della Basilicata, dell’ovest Sardegna della Sicilia Orientale, della Toscana e della Romagna. Le temperature massime supereranno i 35°C nella gran parte delle zone viticole a partire da lunedì e almeno fino a venerdì.
Lo sviluppo della vite sarà bloccato dove le massime supereranno i 38°C; lo stress idrico riprenderà a crescere in quanto l’evapotraspirazione toccherà picchi molto alti, dovuti sia alle alte temperature sia alla durata dell’insolazione che è massima in questo periodo dell’anno. Le temperature minime rimarranno sopra i 20°C in tutte le aree viticole, determinando un bilancio energetico sfavorevole per le piante.
Segui i nostri bollettini agrometeorologici settimanali per rimanere sempre aggiornato e anticipare i fenomeni estremi con le giuste misure preventive. Ogni settimana, troverai informazioni cruciali per garantire una vendemmia di successo!